Pensieri al soffitto (di una palestra...)
- Manuela Navacci
- 2 gen 2018
- Tempo di lettura: 2 min

Oggi mentre ero a contemplare il soffitto della sala delle torture dove opera la mia carnefice in calzamaglia, e mi godevo quel senso di appagamento da "Oh io il mio l'ho fatto" e il brodo di endorfine della fatica vera, sai quando la mente è scarica di ciarpame inutile e i pensieri sono limpidi, salterini e brillanti, ecco, mi è venuta la risposta a chi mi chiede in questi giorni come affrontare il Natale. Fatevi un regalo, un regalo anticipato. E non dico di comprarsi un panettore il 13 di dicembre (sono mesi che li vedo in vendita...bah) ma un regalo bello: iniziate a fare sport. Iscrivetevi in palestra come regalo di non natale, compratevi le scarpette da corsa, iscrivetevi ad un corso di ballo, iniziate a prendervi cura del vostro corpo. Natale non è uno scivolo nefasto dal 1 novembre al 7 gennaio, è un giorno (per noi terroni tre, vabbè) di flessibilità al nostro stile alimentare, ma lo vivremo con piacere e controllo se saremo in contatto col nostro corpo (e se farete pilates, pure con i vostri orifizi); l'attività fisica ha un potere inimmaginabile, o meglio, l'ozio è un vortice lento e inesorabile verso la versione peggiore di noi, e non solo fisica, ma emotiva, caratteriale, percettiva. Tornare a muoversi, a far pulsare il sangue nelle vene , a sudare, a percepire il corpo, ha una potenza estrema sulla nostra capacità di decidere cosa fare e quando farla, di essere padroni delle nostre scelte e non governati dagli eventi, e più prosaicamente, di essere noi scegliere il cibo, e non il cibo a guidare noi. Può uno zompettio quotidiano fare tutto questo? Fatevi questo regalo, me lo saprete dire. E canterete alle vostre scarpette da corsa Aaaaaaaaaaaall i want for Christmaaaaaaaaas is youuuuuuuuuuuuuuu!!!! PS nella foto una cosa che NON voglio per Natale. Un prodotto pseudo sano (pufui. 2%di miscela di cereali e niente canditi, mandorle maaaaaa?) che i poveri dell'ufficio sviluppo prodotti, avranno tirato fuori per qualcuno che voglia sentirsi meno in colpa dell'orgia alimentare (eh si ma ci sono i cereaaaaaaaaaaali! come sei grano fosse polvere di Satana) Nessun imbroglio, ma è quel che è, un dolce industriale. Il giorno di Natale, prodotti di qualità, (io ho il mio panettone artigianale prenotato da tempo, o faccio una strage!) come piacciono a voi, e se sarete in contatto con il vostro corpo, e i vostri......vabbè, sarà lui a dirvi quanto e cosa mangiare.
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