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L'immagine allo specchio

  • Immagine del redattore: Manuela Navacci
    Manuela Navacci
  • 31 dic 2019
  • Tempo di lettura: 3 min

Eccoci, siamo arrivati alla fine di quest’anno. E come di rito, arrivano i bilanci…e le bilance. I buoni propositi fatti a pancia piena sono sempre categorici, estremi, capaci, nella nostra testa, di spazzare in un colpo, anni di cattive abitudini. Dal 1 gennaio (no vabbè facciamo dal 2…no c’è la cena con i colleghi. Vabbè dal 3 e non se ne parli piu) dieta ferrea, niente carboidrati, palestra tutti i giorni, e diventerò finalmente la persona che non sono stata mai, quella che ho sempre voluto essere. Non ci coglie il dubbio che se quella persona ideale che vorremmo essere, non siamo mai riuscita a vederla allo specchio, è perché abbiamo sempre preteso troppo da lei, (da noi stessi), abbiamo pensato bastasse vietare o imporre qualcosa, perché anni di comportamenti sbagliati, appresi nel tempo, di confusione, sparissero solo volendolo. Il dubbio dovrebbe coglierci, che avere delle aspettative, dei programmi che prescindono dai motivi che causano il problema, è inutile, anzi deleterio, perché ci espone all’ennesimo fallimento, quello che “Non posso proprio più permettermelo”. E quale sarà la causa dei nostri mali? La causa del nostro girovita che non ci soddisfa, di quello specchio che non rimanda l’immagine che abbiamo di noi? Cosa, chi è la causa di tutto questo? I grassi? Le uova? Quel cattivone del colesterolo, oppure come dicono ora, lo zucchero malefico? Si si dicono sia lui, la causa di tutti mail. Anche il latte, sai non è piu quello di una volta, gonfia intossica, ingrassa. La carne poi, non ne parliamo, si muore. Da domani cheto, detox, vegan. Guardiamo meglio nello specchio. La causa di tutti i fallimenti è proprio li davanti. Siamo noi. Dieta dopo dieta, detox dopo detox, si scava una profonda frattura tra chi vorremmo essere e quella figura che abbiamo davanti, il nostro cervello impara che fallire è una opzione probabile, impara che dai, tanto finisce sempre così, si forma una spaccatura invalicabile, superiore alle nostre forze. Decidere che ‘tu ormai sei questo, rassegnati’ , in fondo è comodo, è una ottima scusa per non cambiare mai. Immaginare il cambiamento è una cosa, farlo è un’altra. Siamo noi a dover guardare sinceramente nello specchio, guardarci dentro e dietro di noi, capire quanto e quando abbiamo sbagliato, sicuramente mal consigliati, e decidere di intraprendere un cammino nuovo, e abbandonare quella maledetta capacità di autosabotarci, che ci rende così lontano il benessere, che invece sarebbe cosi semplice da raggiungere. “Se riesco. Se posso, ci provo, se ho tempo” mi accade a volte di sentirmi dire queste frasi, che in realtà nascondono una enorme insicurezza di fallire, di cambiare, di vedere davvero un nuovo ‘sé’, una paura così grande che rende piu facile continuare a star male piuttosto che decidersi a camminare su strade nuove. Il mio compito è anche quello di svelare questi piccoli inganni della mente, e mettere la persona nella condizione di comprenderli e andare oltre. Con la mente libera da inganni, un metodo alimentare vincente, un sano movimento, non ci saranno ostacoli per ottenere, ognuno con i propri tempi, risultati che ci siamo preposti. Se cercate l’unico ostacolo per un anno di soddisfazioni, guardate nello specchio, è lì. Ma è lì anche il vostro migliore alleato, basta smettere di imbrogliarlo.

Nella foto, io che mi preparo ad uscire a far sport al freddo. Mi diverte guardarmi allo specchio quando sono così buffa, e soprattutto così felice. Il resto non conta. Buon anno a tutti.

 
 
 

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