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La prova costume.

  • Immagine del redattore: Manuela Navacci
    Manuela Navacci
  • 18 gen 2019
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 28 gen 2019

7.30 palestra buia, passando nel corridoio vedo che qualcuno ieri ha scritto questo terribile monito. Due cose mi lasciano perplessa: 1) chi l'ha scritto ha intenzione di mettersi in costume a fine aprile 2) quanto può, o dovrebbe, essere superato il concetto punitivo e intimidatorio della "prova costume". Riflettendo su questi due punti mi alleno, e come sempre, inizialmente vista l'ora, la mancata colazione (che farò dopo eh!!), è come scalare una montagna, quindi procedo per piccoli input, stimoli dolci che pian piano risvegliano tutta la baracca, cervello compreso che smette di pensare al tizio a Ostia a fine aprile, fisicatissimo, ma giustamente da solo e sotto la pioggia, e lo stimolo che qualche minuto prima era fatica, dopo diventa accettabile, e si alza l'asticella, e dopo 40' senza troppo sforzo, la fatica è divertimento. Come sempre, sempre sempre, perchè ogni volta che ci impegnamo in qualcosa, dobbiamo avere ben presente il percorso, cosi da saper affrontare la sfida, sapendo che quello che ora è impossibile, il nostro corpo saprà accettarlo e superarlo con slancio, a patto che: lo sforzo sia ben programmato, l'attività sia divertente, l'obiettivo sia chiaro. Impegnarsi in qualcosa di odioso, iniziando a bomba per poi mollare, distrugge il morale, la percezione delle proprie capacità e la possibilità di avere risultati, e soprattutto di cogliere l'opportunità di capire che, anche se non siamo dei supereroi (e non metteremo il costume ne ad aprile ne a giugno) siamo ingrado di cambiare in meglio. Questo discorso è lo stesso per chi vuole perdere peso, migliorare la propria figura, stile di vita, livello di energia, di benessere. Non ha senso iniziare senza criterio un percorso "fast&furious" , cosi faccio presto, senza capire cosa si sta facendo e perchè, nell'illusione di un ideale irragiungibile, visto in tv o in qualche pubblicità di beveroni dal risultato veloce e dal fallimento velocissimo Iniziamo piuttosto un percorso serio, fatto di piccoli passi, piccoli (ma neanche tanto piccoli) risultati, che poi diventano un lungo, sereno percorso, dai risultati grandiosi e duraturi, che ci libererà dall'ansia della "prova" perchè saremo sempre al meglio, il nostro meglio.


 
 
 

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