Adolescenti e diete. Pessimo binomio
- Manuela Navacci
- 3 apr 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Vi ho mai detto che le diete ipocaloriche non vanno fatte? Eh eh credo proprio di sì. Che è piu corretto (e super meraviglioso) trovare il proprio piano alimentare, e di allenamento (magari facendovi guidare da una professionista seria e grande motivatrice😎? ) per ritrovare il proprio equilibrio e forma fisica? Si credo di si. Mah poi se si ha voglia di giocare con il proprio equilibrio psicofisico, bah ognuno è libero di intraprendere il percorso che crede. Ma questa libertà finisce quando si parla di minori. Ad un ragazzo, ad una ragazza, soprattutto se giovanissimi non dovrebbero mai mai essere impostati piani ipocalorici, non si fa, accidenti, non si fa. Questo argomento è davvero importante, perchè si rischia tanto, e sulla pelle altrui. Un ragazzino, ragazzo in sovrappeso, lo è per la stragrande maggioranza dei casi, perchè sta mangiando male piu che troppo, e si sta muovendo poco. Basterà fare dell'educazione alimentare a chi gli prepara i pasti, e rendere partecipe il ragazzo, la ragazza, sulle scelte che si stanno facendo, e con un organismo in crescita, sano, con un bel metabolismo sveglio, il gioco è fatto, senza calorie, metri, bilance che portano dei meccanismi che una mente cosi giovane può distorcere. Pensare di fare lo stesso sbaglio che ci stiamo ostinando a fare con noi adulti, da decenni, con quella follia della restrizione dietetica per dimagrire, è un vero delitto. La restrizione calorica è una terapia; per dimagrire, davvero, a lungo, abbiamo strumenti migliori. Costringere un adolescente, o peggio un bambino, ad una "dieta", lo farà sentire diverso, inadatto; la privazione, porterà compulsione, e questo è un peccato di cui non ci dobbiamo macchiare. Magari gli concediamo pure il "giorno libero" eh, cosi sto povero cucciolo si troverà a desiderare con brama le schifezze che invece deve imparare a detestare, e a ricadere poi nel noioso, punitivo cibo sano. Bel lavoro, davvero, questo schema distorto, (non mangio sono bravo, ma triste, mangio sono sbagliato, ma felice) non riuscirà a cancellarlo piu dal proprio rapporto col cibo. Invece di proiettare su di lui le storture legate al cibo (quello industriale è buonissimo, da sognare di notte mentre invece mangiamo insalatina triste), eliminiamo dal suo percorso, tutti quei cibi che gli alterano la sazietà, che gli danno craving, compulsione, sostituiamoli con cibi saporiti, che gli diano serenità e sazietà. Vi assicuro, che per dieci grammi di pasta piu o meno, non è ingrassato nessuno, tanto meno un ragazzo, ma una dieta ipocalorica può mortificarlo e modificarlo tanto da fargli male per sempre. Quindi cautela con i ragazzi, se vogliamo aiutare un adolescente sovrappeso, dal nutrizionista andiamoci noi.
Alla madre che ho sentito tempo fa, davanti al banco frigo di un supermercato dire al figlio adolescente. "No, lo sai che non puoi, tu sei a dieta".
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