Digiuno intermittente e rischio cardiovascolare
- Manuela Navacci
- 23 apr 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Sta girando negli ambienti scientifici (e non) questa notizia: il digiuno intermittente uccide.
Si uccide, o meglio si ha il doppio delle possibilità di morire di infarto.
O ancora meglio, il titolo dello studio è questo
"Un consumo limitato di tempo per 8 ore è collegato a un rischio di morte cardiovascolare più elevato del 91%."
E come in tutti i passa parola, il significato di bocca in bocca cambia.
ma cambia ancora di piu se analizziamo lo studio (cosa che nessuna delle bocca sopra citate ha fatto)
Uno studio osservazionale ha valutato 20.000 americani adulti, per alcuni anni (tra 8 e 17) tramite questionari. Mettendo insieme le risposte si cercano correlazioni tra causa ed effetto. Consideriamo che non si possono trarre conclusioni in questo modo ma solo ipotizzare altri studi per suffragare ipotesi.
Uno studio per essere considerato attendibile deve essere revisionato da esperti e poi pubblicato su riviste scientifiche, passaggio che sottintende che lo studio rispetta i parametri scientifici richiesti. E questo studio, non è stato ne revisionato ne pubblicato ma solo (a mio avviso incautamente) presentato al congresso dell'American Heart Association, che riporta però che:
"I limiti dello studio includevano la dipendenza dalle informazioni dietetiche auto-riferite, che potrebbero essere influenzate dalla memoria o dal richiamo del partecipante e potrebbero non valutare accuratamente i modelli alimentari tipici. I fattori che potrebbero avere un ruolo nella salute, al di fuori della durata giornaliera dell’alimentazione e della causa di morte, non sono stati inclusi nell’analisi."
quindi in buona sostanza lo studio indica solo che adulti che saltano un pasto possono aumentare il rischio cardiovascolare.
Non ci dice se questi adulti saltano la colazione o la cena, il resto del giorno mangiano al fast food, fanno sport, fumano.
Potrebbero per esempio essere persone che saltano la colazione, mangiano di corsa a pranzo e poi eccedono a cena. In questo caso non serve uno studio per capire cosa accade al fegato alle arterie e a tutta la qualità della vita, basta guardarsi attorno o entrare in uno studio medico o nel mio.
Saltare un pasto come la colazione per compensare gli eccessi del giorno , o anche perchè non si ha fame A CAUSA degli eccessi della sera (salto colazione che poi indurrà gli eccessi della sera in una spirale ..), è palesemente un comportamento che peggiora il quadro infiammatorio, la capacità del fegato di detossinare, e produce dislipidemia, cattiva digestione, e un altra serie di problematiche che sono foriere di malattie. Ed è un comportamento sempre piu diffuso.
Non so perchè ma ho qualche dubbio che quei 20.000 americani pratichino il digiuno intermittente con salto cena e dieta bilanciata durante il giorno, se cosi facessero, potrebbero notare quello che nota chiunque si approccia a questo protocollo in modo corretto, cioè un miglioramento nettissimo della qualità della vita e della salute e di tuttii parametri metabolici.
Quando uno studio osservazionale non ancora validato viene gridato ai quattro venti, studio che contrasta nettamente con la pratica, e con gli studi pubblicati finora, qualcosa non torna.
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