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Il Thigh Gap

  • Immagine del redattore: Manuela Navacci
    Manuela Navacci
  • 31 dic 2019
  • Tempo di lettura: 3 min

Avete mai sentito parlare del thigh gap? Spero per voi di no. Spero vi siate risparmiata questa ennesima, stupida, crudele fissazione con cui le giovani donne si rovinano la vita e l’autostima. Il Thigh Gap è da diversi anni una ossessione d’Oltre Oceano, dove le ragazze cercando di emulare quelle modelle che per magrezza e struttura ossea presentano uno spazio vuoto tra una coscia e l’altra. Insomma, requisito fondamentale di bellezza è che le cosce non si tocchino, non si sfiorino nemmeno. Poco importa se le gambe si sfiorano perché muscolose, belle toniche, o per conformazione del bacino, se il resto del corpo è armonioso, no, le ragazze si sfidano a colpi di foto in cui cercano di emulare questo requisito. Tutte uguali, tutte standardizzate, la persona no conta, conta questo parametro idiota. Ma se ci pensate, è così umano il bisogno di sentirsi accettate, seppur per un requisito estetico che di bello non ha davvero niente. E dalla strada dove si è diffusa, questa follia rimbalza sulle riviste di moda dove anche le modelle e i personaggi famosi sono ritoccati con photoshop per creare quello spazio irrinunciabile, che è evidentemente sinonimo di conformità, magrezza, appropriatezza, adesione al modello dilagante. Sta servendo a poco una campagna anti Thigh gap di alcune donne famose che si fotografano fiere della propria fisicità, infatti ormai la follia è diffusa. Ho avuto pazienti bellissime, normopeso, incapaci di vedere la propria bellezza e armonia, ossessionate da quello che ritenevano una vergogna mentre era solo frutto della loro giovinezza,femminilità, struttura, massa muscolare. In questo caso il mio lavoro si deve rivolgere piu verso la consapevolezza della propria bellezza piuttosto che assecondare questa psicosi. Perché di psicosi si tratta. Da dove partano queste follie, o perché, ha poca importanza. Quello che è piu importante è che attecchiscono velocemente e si diffondono, in una popolazione di giovani donne fragili, con scarsa autostima, convinte che essere conformi a un modello le farà sentire accettate, migliori, in salvo dalla confusione di una vita che probabilmente ancora con comprendono. E questo modo di porsi nei confronti del proprio corpo e dei giudizi altrui rimane anche quando queste ragazze diventano donne e passano la loro vita tra diete punitive e eccessi, mai contente di loro stesse, senza mai vivere a pieno la gioia di vivere, di mostrarsi al modo, con la propria fisicità e il proprio essere. Prima di criticare la moda dello thigh gap, pensiamo infatti se siamo, o siamo state, libere da condizionamenti nella nostra vita, se siamo state fiere di noi stesse nonostante i piccoli difetti (o almeno cosi li vedevamo noi) e siamo state capaci di farci strada senza sentirci inadeguate e incapaci di farci davvero valere. La buona notizia è che non è mai tardi per cominciare a guardarsi allo specchio con occhi meno critici, e vedere il bello che abbiamo fuori, e quello che di bello viene da dentro, la luce la positività, o anche il vissuto, la dolcezza; e questo si nota molto molto molto di piu di uno stupido spazietto fra le gambe. E per aiutarci a liberare la mente da tante chiacchiere inutili, tanto rumore di sottofondo, è fondamentale imparare a volersi bene mangiando meglio ed eliminando i cibi che danno dipendenza e frenesia, iniziare a muoversi percependo di nuovo il nostro corpo e la gioia di esistere, e giorno dopo giorno potremmo scoprire che quella persona allo specchio, davvero non è niente male. Finalmente

Nella foto la mia giovane donna, a cui ho sempre cercato di insegnare l'orgoglio di essere se stessi, e che amare la propria unicità paga sempre.


 
 
 

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