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L'amara dolcezza del Fruttosio (di sintesi)

  • Immagine del redattore: Manuela Navacci
    Manuela Navacci
  • 24 feb 2023
  • Tempo di lettura: 3 min

Eccola la notizia da far saltare sulla sedia (del fast food) parecchie persone, che però passerà in sordina.

E in un periodo storico come questo aggiungo “colpevolmente” in sordina.

Il fruttosio non solo è tossico, obesogenico, infiammante, ma deprime il sistema immunitario.

Che il fruttosio, quello di sintesi ovviamente, quello in polvere nei barattoli che ancora ci fa l’occhiolino dai supermercati e venduto come dolcificante, ecco quello, fosse dannoso era noto da tempo; è stato usato per tanti anni come alternativa allo zucchero perché non ha effetti diretti sulla glicemia e sull’insulina: era quindi consigliato per i pazienti diabetici come alternativa “sana” allo zucchero. Quanti danni ha fatto la dietetica degli ultimi anni…

Comunque, ormai da diversi anni, studiando il metabolismo del fruttosio si è capito che le cellule non hanno capacità di gestire grandi quantità di questa molecola, e quindi lo fanno “entrare” senza controllo e senza limite, creando danni importanti. Questo accade perché in natura il fruttosio è raro, è contenuto in piccola parte nelle verdure, piu ampiamente nella frutta, ma in quantità che difficilmente possono risultare tossiche, perché acqua e fibre dei vegetali ne limitano l’assunzione; oltretutto vitamine, Sali minerali, dei vegetali modulano sia l’assorbimento che gli effetti negativi del fruttosio. Per questo quando si fa una scelta salutare come quella di consumare centrifughe di frutta, queste dovrebbero avere una netta dominanza di verdura, circa l’80% e una piccola quota di frutta, per non eccedere con questo prezioso nutriente.

Ma il problema più grave non arriva dal cucchiaino di polvere di fruttosio nel caffè.

L’industria alimentare ha da tempo fatto suo questo dolcificante, perché economico, è estratto dall'abbondantissimo mais, ricavandone lo Sciroppo di Glucosio-Fruttosio (HFCS High Fructose Corn Syrup), miscela di fruttosio e glucosio, che in forma liquida, quindi estremamente comoda e pratica, ha invaso come una enorme melassa, le tavole di tutto il mondo. Questa melassa ora è dappertutto: bevande, merendine, dolci, biscotti, “con solo zuccheri della frutta!!!!” gridano orgogliose le merende di bambini.

Ma non immaginatevi una pera matura, ma una enorme gelatina trasparente che ingloba le vostre vite. Eccessivo? Direi di no. Questo prodotto è tra i responsabili dell’epidemia di obesità mondiale, dell’abbassarsi dell’età di comparsa della steatosi epatica, e del diabete, prima malattie della terza età, ora tristemente malattie che compaiono in età pediatrica.

Quando noi beviamo un bicchiere di bibita zuccherata, questa in forma liquida arriverà in modo istantaneo nel nostro sangue, glicherà le proteine plasmatiche e poi entrerà nelle cellule che incapaci di bloccarla la faranno entrare producendo un surplus di metaboliti tossici impossibili da smaltire (perché, ripeto, non siamo “costruiti” per tanto fruttosio). La caratteristica del fruttosio è di essere utilizzato quasi esclusivamente a livello del fegato , dove in grandi quantità si trasforma in trigliceridi, blocca la lipolisi, ma non avendo effetto saziante (non stimola l'insulina) vi spingerà a mangiare ancora.

Tutto questo però si sa già da tempo.

Ora però, si è indagato su come una molecola cosi preziosa in natura, potesse agire sul nostro sistema immunitario quando assunta in quantità massiccia.

La risposta è arrivata dalla ricerca dell'Università di Swansea, pubblicata su Nature Communications; un eccesso di fruttosio (di sintesi ricordate! La frutta fa bene!!!) genera molecole infiammatorie, e questo si collega anche alla gia nota relazione tra eccesso di HFC (sciroppo di glucosio fruttosio), e malattie a base infiammatoria come diabete e obesità.

Ricordo però che tutte le malattie moderne, hanno una radice infiammatoria, (malattie degenerative, autoimmuni, tumori) ad eccezione di quelle infettive che però, possono avere un diverso decorso in persone infiammate o non infiammate, come è ormai tristemente noto.

Questa notizia, assieme alla scoperta che il livello di glucosio nel sangue è correlato con la capacità del COVID 19 di penetrare nelle cellule dovrebbe essere letta al TG in prima serata, invece sarà solo una nota a margine.

Ma ogni volta che starete per addentare il vostro panino al fast food , o la merendina di metà pomeriggio, riflettete a cosa sia davvero la prevenzione..


 
 
 

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