Lo strano controsenso
- Manuela Navacci
- 29 mag 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Oggi domandone: riuscite a percepire l'assurdità di queste due foto a confronto?
A sinistra una foto che riproduce una scena che possiamo vedere tutti i giorni (e che se io fossi un po' meno lenta avrei fotografato ieri in metropolitana, a Roma, ma oh ho i miei tempi giurassici e ecco foto dalla rete, fate finta sia Roma) , cioè della moltitudine umana (che in questo caso parlerebbe romano) che trova ovvio stare appiccicaticci per aspettare di salire con le scale mobili, con le coseguenze del caso, piuttosto che op op op farsi le scale e via. Perchè il movimento fisico è vissuto come un dovere, non come una gioia o al massimo una capacità, una fortuna (Perchè vai a piedi? Io di solito rispondo "perchè ho le gambe") E questo provoca ovviamente dei problemi, visto che siamo una razza fatta muoverci, e siccome siamo furbi, e abbiamo risolto il "problema" del movimento con le macchine, tadaaaaa risolviamo il problema che questa scelta ha creato, con un'altra genialata: il prodotto industriale, "con" e "senza", con l'illusione che compensi la nostra pigrizia. Ed ecco che siccome non vogliamo minimamente cambiare il nostro stile di vita scellerato, ma un filino di senso di colpa ci viene, dopo aver salito con l'ascensore i due piani per andare a casa, ci spariamo un bel cornettone "sì ma integrale eh! con lievito madre sai? si perchè siamo tutti cili..ceri... boh il glutine mi fa gonfià come un pallone, sarà l'inquinamento. " Poco importa che il cornettone sia esattamente un cornetto industriale (ripetiamo insieme, l'industria alimentare non è un ente benefico ne il ministero della salute, il suo obiettivo è far soldi. ok andiamo avanti) con una spruzzata di crusca, tanto sciroppo di glucosio, e gli ingredienti soliti, o non se lo mangerebbe nessuno. Perchè il punto è questo, non vogliamo cambiare di un punto il nostro stile di vita? Ci piace cosi? ok allora non lamentiamoci, dei rotolini, del disagio, della sonnolenza della perdita di qualità di vita. Non stiamo bene? mettiamoci in dubbio, e smettiamola di trovare scuse assurde e rimedi che rimedi non sono. E' facile, è piacevole, è definitivo ma bisogna mettersi in gioco. Una gran bella colazione sana, soddisfacente, fatta di cibi veri, senza star li a contare calorie e poi diamoci una mossa, e i conti tornano (senza contare) come hanno sempre fatto. Solo ora che siamo così furbi, non tornano, perchè abbiamo complicato tutto.
PS. se è possibile, almeno sul momento, mettere a tacere la nostra coscienza con frottole del genere, non facciamolo con i nostri ragazzi, o metteremo una pesante, pesantissima ipoteca sul loro futuro. E ne hanno già abbastanza.
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