Mi da qualcosa?
- Manuela Navacci
- 11 lug 2018
- Tempo di lettura: 3 min
"Mi da qualcosa?" "Qualcosa cosa?" "Qualcosa per bruciare", "Qualcosa per dormire" "Mah boh, mi sento così stanco, qualcosa che aiuti" Esistono diverse tipologie di integratori, quelle che servono per compensare stati carenziali o patologici, e quelli che cercano di forzare un meccanismo Della seconda categoria sono quelli del "mi da qualcosa per bruciare (un fiammifero?)" o per "drenare" "per svegliarmi" e puntano a contrastare uno stato che si è instaurato nell'organismo, forzando una via (un ormone, un neurotrasmettitore). Però dobbiamo pensare che se siamo gonfi, o assonnati, o il nostro metabolismo è lento, non è colpa di quel singolo ormone o neurotrasmettitore, ma è il nostro corpo che, per difendersi da una serie di insulti, o carenze, si è messo in quella modalità, per non avere altri danni (ad esempio ha troppe tossine, e DEVE diluirle con liquidi, oppure è carente di un nutriente o il fegato dovrebbe essere detossinato....). E noi invece di avere la pazienza di indagare sul perchè siamo in quelle condizioni (perchè non dormo? ho pensieri? mangio troppo la sera? vedo la tv fino a un minuto prima?) vogliamo "qualcosa". Diverso è il discorso se siamo in uno stato patologico o carenziale. Se il nostro corpo inizia a far le bizze per l'età, o una pregressa malattia, o per una nostra sensibilità, è corretto andare a integrare con elementi che correggano quello squilibrio MA prima la carenza va appurata (e non "secondo me mi manca il ferro, sono così pallida") valutata, e poi definita una integrazione per un tempo e una dose, personalizzata. Anchele integrazioni piu sicure, possono, se fatte in maniera massiccia, dare problemi.E quali sono le integrazioni piu "sicure". Sono ad esempio quelle di cui è nota la carenza a livello di popolazione, una su tutti quella di vitamina D. Quando si parla di Vitamina D, si intende l’insieme dei metaboliti che svolgono l’attività del calciferolo, e può essere assunta con l'alimentazione (in quella moderna è piuttosto scarsa), oppure sintetizzata dall’organismo a partire colesterolo (hem che è considerato veleno nella nostra società) che sarà poi trasformato prima al livello della cute e poi in reni e fegato, nella forma attiva; e anche qui ci va male, perchè ormai siamo tutti chiusi nelle nostre case e nelle macchine e il sole non lo prendiamo piu in modo fisiologico, lento e costante, ma due settimane l'anno, e spalmati di creme (e anche su questo se ne potrebbe parlare...). La vitamina D non ha azione solo sull'assorbimento di calcio e sulla densità ossea, ma agisce a livello del DNA per una serie infinita di funzioni, da quella del sistema immunitario, alla regolazione dell'umore, e ha azione antitumorale. Va da se che valutare i propri livelli di vitamina D e relativa integrazione (nel caso si rilevasse col medico, una carenza), potrebbe essere considerata una indagine di routine. Stesso discorso simile per gli omega 3, potenti antinfiammatori (quindi di base necessari per la prevenzione della maggior parte delle malattie) e costituenti delle membrane cellulari, che sono molto scarsi nella alimentazione moderna. Ma per questi ultimi acidi grassi, cosi come moltissime altre sostanze che ora si vendono comodamente in pillole , una alimentazione attenta sarebbe in grado di coprirne la maggior parte del fabbisogno, e in una forma (in una struttura) assolutamente perfetta e assimilabile (oltrechè buona da mangiare). Insomma è un po' sciocco mangiare cibo insipido che ci intossica, magari economico, e poi ricorrere a integratori insapori e costosissimi. Gli omega 3 per esempio sonbo presenti nelle mandorle, noci, pistacchi, semi di lino, pesce azzurro, cibi buoni e che hanno infinite caratteristiche positive, che se inseriti in modo costante nella dieta (sana) contribuiscono in modo determinante allo stato di salute corretto. In estrema summa, le integrazioni servono in stati carenziali e per periodi limitati, quando non si possa raggiungere livelli ottimali con l'alimentazione. Inoltre va vista anche l'intero stile di vita della persona. L'abitudine a trascurare la qualtià del sonno, è un potente infimmante,riduce la quantità di scorie nel nostro corpo, è quindi sciocco pensare di "integrare" con una pasticca quando si sta impedendo al piu grosso detossinante del nostro corpo, al nostro centro di bellezza e antiages, di lavorare. O se si pretende di dormire bene quando sono giorni che non si vede la luce naturale. Ma ci vuole costanza, pazienza, non si risolve con una pasticca; ma diciamoci la verità, non esiste pasticca che ci risolva un problema, se non correggiamo poi, davvero, tutto il nostro stile di vita, cioè la causa del problema. PS nella foto il mio integratore di idratazione, vitamina C, minerali e antinfiammatorio: acqua fresca, limone e menta (secondo alcuni anche molto alcalinizzante, ma la diatriba è ancora aperta)
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4848993/
https://academic.oup.com/ajcn/article-abstract/83/2/191/4649798?redirectedFrom=fulltext

Comments