Pizza vs Ramen
- Manuela Navacci
- 8 ott 2019
- Tempo di lettura: 2 min

Lo studio di cui parla l'articolo non vuol dire che a magiare tutte le sere al giapponese o la pizza, si campa cent'anni. No no, proprio no. Per Dieta Mediterranea si intende lo stile di vita che fece dire negli anni '50 al biologo statunitense Ancel Keys, in visita nel sud Italia, "Hey ma perchè al mio paese sono tutti grassi e muoiono d'infarto e qui siete tutti magri e in salute? Vediamo se niente niente è lo stile di vita a rendervi cosi longevi." E si fece promotore di un grosso studio in vari Paesi del bacino del Mediterraneo e non, per valutare se effettivamente il regime alimentare (e lo stile di vita) erano responsabili di cotanta salute. E cosa scoprì? Scoprì quello di cui ci vantiamo da allora, ossia la potenza della Dieta Mediterranea. Dieta Mediterranea che consisteva, sia in Italia che in Grecia, in alimenti semplici, di stagione, molte verdure, legumi, cereali integri, poca carne, pesce, uova, niente zuccheri, cicli di digiuno (a scopo religioso), e tanto movimento all'aria aperta. Si trattava sempre di paesini rurali, dove il cibo era a chilometro zero, anzi spesso a metro zero. I paesi del nord Europa in questo studio ne uscirono un po' malconci, pagando il pegno di un clima che concedeva loro poca varietà di frutta e verdura e molti grassi saturi. Ma tranquilli, negli anni i paesi del nord avrebbero imparato a mangiare meglio, mentre noi, ci siamo riempiti la bocca della parola DIETAMEDITERRANEA e il piatto di cibi raffinati, abbiamo smesso di fare digiuni prima delle feste comandate, e l'unico chilometro zero che conosciamo è quello che facciamo fare alle nostre gambe, ogni giorno. L'alimentazione nei centenari giapponesi, i piu famosi sono quelli dell'isola di Okinawa, hanno una alimentazione simile:prodotti del territorio, alghe, pesce, riso, verdura fresca, porzioni moderate, cotture semplici e delicate. E in comune con i vecchiettini di Pollica e Nicotera, i vegliardi di Okinawa hanno anche il fatto di vivere in piccole realtà, dove l'anziano è un bene prezioso per la comunità, non un peso da evitare; avere un ruolo nella struttura sociale del paese, significa avere un motivo per alzarsi la mattina. Non c'è pasticchina che tenga, se non hai più scopo nella vita, l'anima ci lascia, e il corpo segue dopo poco. Gli studi sulla nutrizione e longevità, dicono tutti la stessa. Sono i titoli di giornali a creare confusione, come anche questo (nessuno insidia nessuno, sono due stili alimentari portentosi, se fatti davvero. SE) Non servono integratori costosi per star bene, alimenti particolari e miracolosi, sessioni in palestra con strane macchine futuristiche e costosissime (la cyclette che accelera il metabolismo.......bah), diete strane e complicate. Dobbiamo imparare a mangiare secondo le nostre esigenze metaboliche, quello che ci fa bene, quando ci fa bene, senza conteggi strani; mangiare cibi semplici, buoni, pieni di energia, e imparare il piacere di muoversi. E una pizza e un ramen ogni tanto ci sta proprio bene.
PS. Acel Keys e sua moglie vissero a Pioppi tutta la loro lunga vita centenaria. Evidentemente non è mai tardi per iniziare a mangiar bene. Bene davvero però. http://www.ansa.it/…/al-top-per-salute-la-dieta-giapponese-…
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