Se la salute è in vendita
- Manuela Navacci
- 17 apr 2024
- Tempo di lettura: 3 min

Semaglutide è il principio attivo del farmaco del momento.
Si “del momento” perché nonostante sia un farmaco utilizzato per una patologia grave come il diabete, è diventato di 'moda'.
Questo perché uno degli effetti collaterali di questo farmaco, ossia il suo potere anoressante, ha entusiasmato molte persone famose che ne hanno mostrato al mondo gli effetti dimagranti ottenuti.
Da qui il tam tam suoi social di chi riusciva a procurarsi piu o meno legalmente questo farmaco con tanto di foto prima e dopo la “cura” .
La corsa al farmaco a scopo dimagrante ha impedito a molte persone realmente malate di avere accesso alle cure, per diversi mesi.
Analizziamo brevemente questo fenomeno prescindendo da questioni etiche.
L’alimentazione moderna genera obesità e aumento delle malattie metaboliche, una su tutte il diabete di tipo 2.
Ma l’obesità è terreno di coltura di tutte le malattie croniche, tumorali, cardiovascolari, autoimmuni.
Piuttosto che puntare in modo massiccio sulla prevenzione, si punta su farmaci sempre piu potenti, che non eliminano la causa scatenante, ossia il cibo raffinato, ma ne minimizzano i sintomi. Perché si possono prendere shaker interi di farmaci, ma se poi ci si ostina a mangiare male, perché non si è capito dove sta il problema, la malattia continuerà a farsi strada nel nostro corpo, anche senza sintomi apparenti, lavorando silenziosamente e quindi liberamente.
Con il farmaco antidiabetico in linea teorica risolviamo il problema perché il suo meccanismo d’azione stimola la produzione di insulina, rallenta lo svuotamento gastrico, aumentando la sazietà, abbassa la glicemia, migliora quindi il quadro della sindrome metabolica anche perché stimolando le vie della ricompensa riduce la dipendenza dal cibo. Questo porta un dimagrimento progressivo.
Fino alla sospensione del farmaco, che ovviamente riporta tutto alla situazione originale.
Non ve lo aspettavate vero?
Che un farmaco che genera una situazione artificiosa, una volta sospesa la sua azione, vi riporti al problema originale?
L’utilizzo della semaglutide (nome commerciale Ozempic) al di fuori della malattia diabetica ha un costo per il paziente che si aggira intorno ai 200 euro al mese. Questo unito al fatto che si somministra tramite iniezione, che genera effetti collaterali anche se gestibili, porta entro 12-18 mesi la maggior parte dei pazienti a sospendere la terapia , anche perché nel frattempo la persona che vuole perdere peso avrà probabilmente assunto la tanto agognata Ozempic Face.
Cos’è l’Ozempic Face, faccia da Ozempic?
Se non la conoscete non siete aggiornati sulle mode d’oltre Oceano.
Questa Ozempic Face, è l’aspetto scavato e un po’ cadende delle facce di chi perde peso velocemente, mangiando molto poco, quindi privando i tessuti di quei nutrienti utili al sostegno. I visi scavati, e i corpi (da qui l’estensione a Ozempic Bodyes) sono per i chirurghi plastici la nuova sfida del millennio perché, raccontano i professionisti, è difficile far tornare al vecchio splendore questi visi, questi corpi, che hanno una fragilità strutturale maggiore di corpi che dimagriscano o invecchino naturalmente.
Vi lascio un attimo di pausa per metabolizzare le informazioni prima dell’ovvio epilogo.
Quindi ad oggi, anche in Italia, un buon 70/80% delle prescrizioni di questo farmaco viene effettuata non per patologie conclamate (che anche potrebbero essere trattate partendo dallo stile di vita), ma per perdere peso,prescindendo dal cambiamento delle cause che al sovrappeso hanno portato. Certo, se un soggetto obeso e insulino resistente perde molto peso, tutti parametri migliorano, ma in che percentuale questo soggetto ha la possibilità di non tornare esattamente allo stesso peso se non si è instaurato un cambiamento ma ilfarmaco che ha solo messo in pausa i suoi problemi? E se questo soggetto si ritroverà meno massa muscolare (dovuta al cambio repentino di peso) una pelle piu flaccida e un enorme senso di fallimento per non riuscire a gestire quello che prima era gestito da un farmaco.
Mangiare male ci rende dipendenti dal cibo, e ci occorre un farmaco per liberarci dalla dipendenza, ma poi diventiamo dipendendi tal farmaco per non essere dipendenti dal cibo.
Nessuno vi dice che per non essere dipendenti dal cibo bisogna solo mangiare bene.
I farmaci salvavita servono, ma prendimo atto di quando la vita possiamo salvarcela da soli.
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