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Un nuovo approccio rivoluzionario

  • Immagine del redattore: Manuela Navacci
    Manuela Navacci
  • 13 gen 2019
  • Tempo di lettura: 1 min

Una mia collega mi segnala questo studio molto interessante, che aggiunge un'altro tassello al nuovo approccio alimentare per la cura dell'obesità. "Le diete a ridotto contenuto calorico non sono solo inefficaci nel promuovere la perdita di peso a lungo termine, ma possono anche predisporre le persone a riacquistare grasso". Lo studio analizza gli effetti, spesso deleteri, delle diete ipocaloriche; dagli anni '70 poi questo è stato l'unico approccio creduto possibile, perla gestione del sovrappeso, e ora, dopo quasi 50 anni di diete piu o meno bilanciate, piu o meno serie, i risultati disastrosi sono davanti ai nostri occhi, e nonostante questo in molti si ostinano a applicarle, anche perchè di facile preparazione. (tanto poi se il paziente non le segue, è colpa del paziente) Nello studio agli effetti delle ipocaloriche si contrappone una strategia piu complessa (e per questo da molti ignorata) basata sull'educazione alimentare, la comprensione delle motivazioni del paziente, un percorso da fare insieme al professionista per capire quali siano i motivi dello scompenso (perchè anche il sovrappeso origina da uno scompenso) e risolverli insieme, insegnare alla persona ad affrontare le piccole e grandi sfide quotidiane. Altro che grammi. Lavorare "con" la persona, con le sue fragilità e caratteristiche e non "contro" i suoi istinti piu fisiologici, come la fame, è la strada piu onesta, corretta e solida per affrontare il problema del sovrappeso. Ed oggi un'altra pietra è stata aggiunta a questa strada.


 
 
 

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