Il cassiere intransigente....
- Manuela Navacci
- 3 lug 2018
- Tempo di lettura: 4 min
Qualche volta mi capita di buttare un occhio alla spesa delle altre persone… cioè non buttare un occhio, guardare abbastanza approfonditamente….abbastanza… beh molto…. Cioè non proprio “qualche volta”, mi capita più di….spess…… vabbèh, mi capita sempre di rimuginare sulla spesa delle persone accanto a me, e vedere i loro acquisti, spesso pieni di scatole carine, colorate, anche invoglianti via, e valutare tra me e me l’effetto di quelle cose sulla loro salute. In queste casuali, rapide (sistematiche, metodiche) valutazioni, rendo conto che la maggior parte delle cose che le persone comprano, anche se spesso hanno scatole differenti, forma commerciale completamente diversa, stringi stringi, è sempre e soltanto la stessa cosa: un carboidrato. Da un lato li capisco, noi siamo strutturati per cercare il sapore del carboidrato, poi ci si mettono i media a fare terrorismo spinto su tutto quello che è proteina, il grasso è stato demonizzato fino a ieri (ma pure fino a oggi), quindi l’unico che esce quasi indenne è la nostra cara panepastapizza, (ma poco condito eh), con qualche biscottino (eh al mattino!) qualche dolcetto (ma per i bambini e per me ogni taaanto), e un po’ di zucchero perché amaro il caffbleeeeeah! E mi immagino il loro intestino come un piccolo supermercato, e alla cassa, sul nastro, davanti al cassiere/enterocita non passano le sgocciole, i rigatoni, il pane, lo zucchero, il biscottino del mattino, tutti in scatole bellissime e invogliantissime, ma molecole scisse di Glucosio, e qualche sporadico Fruttosio che il fegato riconvertirà in Glucosio, e il cassiere/enterocita, un filo annoiato (glu-glu-glu, uffa sempre la stessa roba) fa passare rapidamente la notissima molecola e la etichetta tutta alla stessa maniera “Per la Glicolisi”. Tutta sta roba, costituita di ben poco altro che di glucosio, finisce nella grande fabbrica per produrre energia, ma non essendo noi dei maratoneti, consumiamo ben poca energia e le scorte (muscolari, epatiche) sono belle piene, e quindi prima di andare in fabbrica, sosta per un po’nel sangue e fa gli stessi danni di cui abbiamo già parlato . Ma come? La pasta? Il pane? Si perché alla faccia della dieta Mediterranea, la nostra dieta è costituita sostanzialmente da farine bianche e derivati (panepastapizza), con pochi grassi perché per carità, poco condimento perchè signora mia, e le farine bianche hanno perso tutte le sostanze che le rendevano, in origine, al tempo del loro essere chicco, un alimento nutriente. Il chicco ( riso, farro, grano,ma anche ceci, fagioli, lenticchie…) è un microcosmo di nutrienti che deve essere in grado, una volta in terra, di dare protezione ed energia alla pianta, e quando noi lo mangiamo questa energia (grassi, sali minerali, vitamine, antiossidanti) è trasferita a noi e lo stesso carboidrato, avrà un metabolismo profondamente diverso se si troverà in un alimento ricco di sostanze nutritive e fibra, o da solo in un miserrimo fusillo bianco. Il microcosmo di nutrienti aiuterà quel carboidrato ad avere un metabolismo piu equilibrato e funzionale, molto diverso dal colpo di cannone del solo glu-glu-glu. Le stesse fibre aiuteranno a assorbire in modo diverso tutti i nutrienti del pasto. Se non volete farlo per la vostra salute, fatelo per il povero cassiere/enterocita, stoico lavoratore del vostro intestino, dategli qualcosa di meglio: le fibre contenute della parte esterna chicchi, dei semi, sono un ottimo nutrimento per i batteri intestinali, che oltre a produrre vitamine, producono anche sostanze in grado di mantenere in perfetto stato la parete intestinale (nutrono il nostro cassiere, che quando va in pausa pranzo si fa un po’ di acido butirrico prodotto dai batteri), che altrimenti si fessura, e il povero cassiere si vede passare davanti cose che non riesce a fermare, (molecole non scisse) che finiscono nel torrente ematico e sono attaccate dal sistema immunitario,scatenando reazioni autoimmuni. Az per un fusillo? Uno no, ma vent’anni di fusilli sì. Le fibre catturano parte dei sali biliari intestinali, che non tornando nel circolo entero biliare, devono essere prodotti nuovamente da quello sfaticato del fegato, liberandolo dal colesterolo (insomma mangiare fibre abbassa il colesterolo… ) e sostanze tossiche liposolubili, oltre al fatto che la fibra di per se inibisce l’assorbimento di una quota di grassi alimentari. Poi vabbè alcuni prodotti della fermentazione della fibra, agiscono a livello del DNA come antitumorali, ma vabbe so’ piccolezze. Un piccolo inciso sull’integrale. L’integrale del supermercato, quello in cui non sia scritto “macinato a pietra”, quello dei biscotti, del pane al banco, delle merendine (ahahahahah) per larga parte è farina ricomposta, ossia bianca con un po’ di crusca (non biologica) dentro, che io quindi lascerei li dove sta. Inoltre, se l’industria ha scelto di raffinare,non è perché è cattiva, ma perché il pane viene piu lievitato e si conserva di piu, perché la farina integrale vera è ricca di acidi grassi ottimi per la salute ma che col tempo si ossidano e si irrancidiscono, è piu ricca di nutrienti quindi piu attaccabili da batteri e muffe. Quindi le farine integrali vere sono prodotti delicati, che rapidamente perdono potere nutritivo, e sarebbe meglio prenderle nei sacchetti non trasparenti, a filiera corta corta, e, variarle piu spesso possibile con carboidrati da chicco, come riso, frumento intero, legumi, dove la meraviglia dei nutrienti non ha ancora subito la manaccia pesante e invadente dell’uomo. Vi lascio col pensiero, del vostro piccolo cassiere interno , piuttosto stufo della vostra alimentazione monotona, pronto a ricorrere ai sindacati,e quelli dell’intestino sono davvero bastardi.
https://www.scientificamerican.com/article/mental-health-may-depend-on-creatures-in-the-gut/

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