L'interruttore del grasso. O forse no.
- Manuela Navacci
- 2 gen 2018
- Tempo di lettura: 1 min

http://www.ansa.it/…/obesita-scoperto-linterruttore-molecol… Questa è la notizia del giorno. "Scoperto l'interruttore che brucia i grassi cattivi, la proteina MKK6 , nuovo bersaglio per i farmaci antiobesità". Avrei da fare un paio di obiezioni a questo articolo. Primo, non esiste il grasso cattivo, anzi non esiste proprio un bel niente di cattivo, se fisiologico, semmai ci ha salvato la pelle nel corso della nostra lunga evoluzione; secondo, il vero farmaco contro l'obesità, e tutte le patologie che ne derivano, è il corretto stile i vita. L'obesità con cause familiari, affligge una porzione piccolissima della popolazione, se per "familiare" non intendiamo una madre che rimpinza di dolci i figli. Per il resto l'obesità è generata da una malnutrizione, sovralimentazione, mancanza di attività fisica, e questo non provoca solo un sintomo evidente, ossia l'accumulo di peso, ma anche danni invisibili, lenti, cronici, come diabete, ipertensione, glicazione, infiammazione, malattie degenerative, che anche quando fossimo così furbi da bloccare l'accumulo di grasso, sarebbero comunque ad aspettarci al varco, figlie della cattiva alimentazione e della sedentarietà. Furbi e fortunati, perché bloccare una singola proteina, che è solo un piccolo ingranaggio, un piccolo messaggero, in un fantastico, complesso, meccanismo di sopravvivenza, come quello dell'accumulo di energia, non può non avere ripercussioni a catena in tutta la macchina dell'organismo. Che vendano le loro pillole, ma noi non facciamoci imbrogliare mangiare bene e muoversi con gioia sono una meravigliosa opportunità di vivere appieno la vita.
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