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Tutto in un morso solo.

  • Immagine del redattore: Manuela Navacci
    Manuela Navacci
  • 2 gen 2018
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 27 gen 2019

Non facciamoci ingannare questi non sono due morbidi e profumati waffel del sabato mattina, ma un serio esperimento scientifico di percezione sensoriale. Già perchè il mondo dei sapori è un viaggio fantastico, che ha poco a che fare con la analitica composizione chimica di un cibo, e molto invece con chi siamo e da dove veniamo. L'oggetto dello studio (volgarmente detto waffel al cocco), è stato preparato senza nessun tipo di dolcificazione, ma con una serie di ingredienti profumati, farina di cocco, banana, cannella, capaci di evocare al cervello sensazioni gustative e odorose "congrue" (cannella? ah si ricordo, il dolce di zia peppina, cocco? si confermo, è roba dolce) che amplificano in modo esponenziale il discreto stimolo dolce della banana, e mi risparmiano palate di mortal zucchero, la farina di riso da quella croccantezza che a livello dei meccanocettori della bocca, comunicano la sensazione piacevole (croccante= fatto da poco, fresco, cibo ok!), amplificando lo stimolo; le uova (oltre ad essere le mie proteine del mattino, eh vabbe l'esperimento, ma qui tocca pure mangiare), danno la sofficità che si traduce in un ulteriore stimolo per i recettori della bocca, di fragranza e freschezza (quindi nutrimento e salute) al cervello; mentre si mastica si sprigionano molecole volatili che completano la sinfonia tra gli stimoli.

E tutto questo in un morso????

Eh sì!

Il cibo è un viaggio meraviglioso, una esperienza (sensoriale appunto) derivata dalla nostra evoluzione, ci piace quello che è sinonimo di nutrimento, quindi fresco, salubre, gradevole, che quindi in passato ci ha dato sensazioni piacevoli, sia durante che dopo il pasto, della serie

'L'ho mangiato e sono stato da dio sazia e piena di energia', quindi"I wanna do it again!",

l'ho mangiato e stavo da schifo, quindi 'bleah!mai piu'. Detto figo, l'esperienza post-ingestiva guida i nostri gusti.

Il mio serio esperimento mattino è stato un successo. Ho dimostrato che per mangiare un prodotto appagante non serve rintronarsi le papille con stimoli violenti i miei sensi, (stimoli violenti che servono solo a coprire materie scadenti e rendermi dipendente dal prodotto, nda) mangiando velocemente e senza GUSTO ma anzi, posso coccolare i miei sensi con quello di cui hanno bisogno dalla notte dei tempi, nutrimento, benessere, in una parola, piacere.

Chi ancora pensa che sano sia sinonimo di insipido, ha perso un gran bel treno.


 
 
 

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